Ansia

L'ansia è un'emozione utile per sopravvivere, poiché aiuta l'uomo a superare momenti difficili: pensiamo all'ansia da esame o quella che aiuta ad affrontare i pericoli e tutte le situazioni che richiedono massima concentrazione. Tuttavia, quando questa emozione prende il sopravvento può creare disagio, tensione e stress emotivo che, parecchie volte, si evolve in patologie gravi, come la depressione o attacchi di panico.

In questi casi l'ansia diventa pericolosa e impedisce all'individuo di vivere serenamente la propria vita. Come si riconoscono questi campanelli d'allarme? Conosciamo meglio l'ansia e i disturbi ad essa correlati.

  1. Caratteristiche
  2. Disturbi di ansia
  3. Sintomi
  4. Psicoterapia
  5. Farmaci

Caratteristiche

L'ansia nella sua accezione negativa è un disturbo psichico che coinvolge tutto l'organismo provocando diversi sintomi: tachicardia, aumento di pressione, gastrite etc.

Questo stato si presenta quando si attiva la paura. A livello cognitivo si manifesta con l'attivazione neurovegetativa di diversi elementi: corteccia frontale, orbitale, sistema limbico, nuclei vegetativi che dipartono dall'encefalo e il sistema simpatico e parasimpatico.

Si intensifica quando si sottovaluta la propria capacità di affrontare un problema; il cervello allora si impegna per elaborare una soluzione. Questa è una importante differenza rispetto alla depressione, dove invece non si vedono possibilità di risolvere il problema e si vivono tutte le situazioni in modo apatico e con rassegnazione.

L'ansia diventa negativa quando scatena una sensazione di sopraffazione che fa vivere le situazioni come fossero una minaccia, accumulando le preoccupazioni a livello mentale e intervenendo sia nelle capacità cognitive che in quelle fisiche.

Questo stato provoca nel corpo: sudorazione, tachicardia, vertigini, formicolio degli arti, tremori e capogiri. Mentre a livello mentale le persone manifestano anche disturbi di attenzione e concentrazione.

Spesso è immotivata e può partire da situazioni banali e facilmente risolvibili che però vengono ingigantite.

Come abbiamo già accennato l'ansia e la paura sono diverse tra loro, mentre la prima si preoccupa eccessivamente per un evento possibile in futuro; la paura è immediata e si mette in moto per risolvere qualcosa di imminente, funge da reazione ad una minaccia.

L'ansia invece aiuta a prevedere possibili minacce e prepararsi al peggio. Tuttavia, quando gli scenari ipotizzati per il futuro assumono forme eccessivamente preoccupanti e ingestibili, nascono i disturbi d'ansia.

Disturbi d'ansia

Disturbi di ansia: tipologie

Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) elenca tutti i disturbi associati al problema. Questi sintomi durano da 6 mesi a un anno e differiscono in base all'età di sviluppo e alla situazione in cui si presentano.

Si tratta di problemi che possono avere una natura temporanea o prolungarsi per lungo tempo. Inoltre, i sintomi sono molto soggettivi e dipendono dalla personalità e dalla storia di ciascun paziente.

Alcuni di questi nascono in età infantile e, se non vengono trattati adeguatamente, possono persistere. Inoltre, sono più diffusi tra le donne.

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Secondo i criteri esposti nel Manuale, questi sintomi possono essere attribuiti all'ansia solo dopo aver escluso altre patologie e condizioni mediche.

Ecco i disturbi legati all'ansia:

  • Disturbo d’ansia da separazione – diffuso soprattutto nei bambini ed adolescenti
  • Fobia sociale
  • Fobia senza specificazione
  • Fobia specifica
  • Attacco di panico
  • Mutismo Selettivo
  • Agorafobia
  • Disturbo d’ansia generalizzata
  • Disturbo d’ansia con altra specificazione
  • Disturbo d’ansia senza specificazione

Ci sono poi i disturbi d'ansia legati a farmaci o a un'altra condizione medica.

Se soffri di questi problemi ti consigliamo tre libri che possono aiutarti a gestirli:

  1. "Oltre i limiti della paura" di Giorgio Nardone: vengono esposte le caratteristiche e le terapie utili per gestire rapidamente fobie, ossessioni e panico.
  2. "Non c'è Notte che non veda il Giorno" anche questo di Giorgio Nardone si concentra nel trattamento degli attacchi di panico.
  3. "Come vincere l'Ansia Sociale" di Signe A. Dayhoff spiega come superare la paura che non permette di avere relazioni sociali serene.

Sintomi

Ogni disturbo ha la sua specifica sintomatologia, anche se esistono delle comunanze tra le fiverse manifestazioni del problema.

Soffrire di disturbi d'ansia

Vediamo come si presentano.

Il disturbo di panico è sicuramente quello che si manifesta con più intensità e tempestività e comprende diversi elementi:

  • Tachicardia
  • Aumento della pressione
  • Sudorazione
  • Tremori che si possono trasformare in vere e proprie scosse del corpo
  • Dispnea
  • Senso di soffocamento
  • Dolore al petto
  • Nausea
  • Svenimento
  • Sensazione di torpore
  • Perdita del controllo
  • Paura di morire

Questi sintomi, che non si manifestano per forza tutti insieme, iniziano in modo blando ma in pochi minuti raggiungono l'apice.

Spesso il primo episodio genera un circolo vizioso, perché si sviluppa una paura della paura: all'ansia che ricapiti, si aggiunge quella di trovarsi da soli senza aiuto. Perciò, spesso all'attacco di panico sopraggiunge l'agorafobia, ovvero il terrore degli spazi aperti come una ampia piazza ricca di persone sconosciute, a cui non si può e non si vuole chiedere aiuto.

Il disturbo d'ansia generalizzata insorge quando vi è intensa preoccupazione per un evento, per esempio una prestazione sportiva, un incontro, un colloquio di lavoro.

Si parla di generalizzato perché le situazioni possono essere le più disparate. In questi casi, la persona prova una preoccupazione eccessiva per l'esito negativo dell'episodio che si prolunga e si intensifica più del necessario.

I 4 sintomi principali sono:

  • Tensione e nervosismo
  • Problemi di sonno: insonnia, fatica all'addormentamento, sonno irrequieto
  • Vuoti di memoria, difficoltà alla concentrazione
  • Affaticamento

Al contrario dell'attacco di panico che è intenso e imminente, questo disturbo si protrae nel tempo.

Secondo OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) questo problema affligge il 5% della popolazione, in particolare quella femminile.

La fobia sociale, chiamata anche disturbo d'ansia sociale si verifica quando la persona deve rapportarsi con altri individui: incontri, conversazioni, ma anche la semplice presenza in una piazza, in un bar o ristorante possono diventare fonte di disagio.

La paura è quella di manifestarsi agli altri e non riceverne l'approvazione, ma il giudizio negativo.

L'ansia da separazione è un disturbo diffuso soprattutto nei bambini che vivono con immenso disagio l'allontanamento di una figura affettiva. Si tratta di una normale fase di sviluppo ma quando si manifesta in modo violento e per lungo periodo è bene porre rimedio. I genitori ossessivi, possessivi e particolarmente ansiosi possono causare questo disturbo che può proseguire anche in età adulta manifestandosi sotto forma di attacchi di panico, fobia sociale o da prestazione.

Psicoterapia

Questa serie di disagi richiedono delle cure soggettive condotte attraverso un percorso di psicoterapia, che ha l'obiettivo di eliminare i sintomi e far ritrovare il benessere alla persona che ne soffre.

Negli ultimi anni, sono sempre più i soggetti che si affidano alla psicoterapia,che attraverso l'affiancamento di un psicoterapeuta aiuta a superare il problema.

Gli obiettivi sono diversi e dipendono dal ramo che si predilige (metacognitico, cognitivo comportamentale etc.) Per esempio, una delle finalità di questi percorsi è far arrivare la persona alla consapevolezza, evitare che si perda nei pensieri negativi ma affronti le paure in modo positivo; oppure si può decidere di porre il focus sul problema e superarlo o ancora portare i pazienti ad accettare gli elementi imprevedibili della quotidianità.


La terapia cognitivo comportamentale (Tcc) è impiegata per trattare questi disturbi. Aiuta i pazienti anche a comprendere che quelli che sopraggiungono non sono infarti o attacchi di cuore. Il terapeuta aiuta le persone a lottare contro il disagio e attraversarlo in modo autonomo. Il paziente si deve mettere a confronto diretto con la sua preoccupazione.

Inoltre, in questi momenti la persona apprende come agire quando si innesca l'attacco di ansia e impara a gestirlo. Spesso questi incontri possono essere associati ad una terapia farmacologica.

Farmaci

Il disturbo d'ansia può essere trattato con diversi medicinali. Quelli usati più frequentemente sono gli antidepressivi e gli ansiolitici.

I farmaci antidepressivi sono appositamente realizzati per trattare la depressione, ma spesso usati anche per i disturbi legati all'ansia. Tra questi ci sono i SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) come il Prozac, Cipralex e il Seropam. Rientrano tra gli antidepressivi gli IMAO (inibitori delle monoaminossidasi) e i triciclici solitamente prescritti a chi non risponde ai SSRI.

Ci sono poi gli ansiolitici: le benzodiazepine aiutano a combattere l'ansia, tuttavia hanno una grande controindicazione perché danno un senso di assuefazione e dipendenza, cioè producono subito un senso di serenità associata a sonnolenza, ma dopo un breve periodo si avrà bisogno di una dose sempre maggiore per avere gli stessi effetti.

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Per trovare sollievo e placare terrore e preoccupazione si può ricorrere a prodotti naturali calmanti e distensivi, come la camomilla o la malva. Gli infusi, per esempio, sono un'ottima soluzione per ritrovare calma e benessere.

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