Artrosi

L'artrosi, definita anche osteoartrosi è una patologia degenerativa e cronica che colpisce le articolazioni e che produce un graduale consumo di questi organi di giuntura tra le diverse ossa del corpo.

Questa malattia è abbastanza diffusa in tutto il mondo, per esempio, in Italia le patologie degenerative reumatiche si abbattono su più di cinque milioni di abitanti, in particolare gli anziani e le donne. Questo disturbo è particolarmente diffuso tra i 50 e 60 anni e ha cause differenti.

Vediamo insieme quali sono le sue peculiarità e come si può gestire al meglio.

Cause

Un soggetto affetto da questa malattia accusa un assottigliamento progressivo della cartilagine articolare, cioè del film protettivo che protegge e congiunge le estremità delle ossa.

La cartilagine permette alle ossa di unirsi, senza toccarsi. Questi tessuti compongono le articolazioni che abbracciano le ossa vicine permettendo un movimento fluido e naturale. Quando la cartilagine scompare, tra le ossa non rimane alcun film protettivo e di conseguenza l'attrito provoca dolore e difficoltà nei movimenti.

Questo procedimento si aggrava con il tempo e, proprio per questo, colpisce soprattutto gli anziani.

Le altre cause dell'artrosi sono l'obesità e precedenti traumi che hanno indebolito il fisico e le giunture. Inoltre, la patologia ha anche una natura genetica: tende a colpire gli individui che hanno già precedenti casi in famiglia.

Le articolazioni hanno forma e struttura differente a seconda delle ossa che ricoprono, della posizione e lunghezza. Per esempio, l'articolazione del ginocchio congiunge la tibia, il perone e il femore, cioè le ossa che compongono la gamba e la coscia. Vediamo nel dettaglio come è composta l'articolazione del ginocchio nel seguente video:

Quella del ginocchio è una delle articolazioni più colpite da artrosi insieme alla colonna cervicale, dorsale e lombare, l'anca, mani e piedi.

Tra i fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di riscontrare i disturbi troviamo il tipo di professione del paziente: i lavori di precisione e quelli che richiedono uno sforzo particolare sono i più rischiosi. Chi si occupa di sartoria per esempio, sempre occupato a mantenere ago e filo per un lungo periodo, ne soffre in particolare.

Sintomi

I sintomi di questa patologia sono diversi. Sicuramente la cartilagine che diventa via via più sottile e si sfilaccia. Inoltre, tende ad infiammarsi causando intenso dolore. Senza questa giuntura le ossa quando si toccano direttamente producono un suono di sfregamento simile ad un crepitio, che aumenta con il movimento.

Anche in questo caso il dolore è forte e si sviluppa con l'avanzare del tempo. Questo fastidio è particolarmente intenso al mattino e dopo un lungo periodo di riposo, mentre durante la giornata, con le attività quotidiane, si affievolisce.

Un movimento brusco o uno sforzo può provocare un dolore improvviso e forte. Un altro sintomo della malattia è la rigidezza: le ossa non riescono a muoversi come prima, mentre le articolazioni che le uniscono si deformano. Infatti uno dei sintomi più evidenti dell'artrosi è il rigonfiamento delle articolazioni in corrispondenza del dolore e della congiunzione delle diverse ossa.

Nei casi più gravi l'articolazione si blocca nella stessa posizione per diverso tempo oppure la si sente scricchiolare a ogni movimento.

L'artrosi non può essere curata ma individuare i suoi sintomi nelle prime fasi può aiutare a rallentare il peggioramento, proteggendo le funzionalità di articolazioni e ossa.

Come si esegue la diagnosi?

Diagnosi

Gli esami e le analisi disponibili per chi accusa i primi segni della malattia sono tanti: la maggior parte di essi ha lo scopo di scansionare la costituzione delle ossa e soprattutto lo spessore delle cartilagini che le separano.

Per effettuare questo monitoraggio è necessario avvalersi delle moderne tecnologie di radiologia.

Innanzitutto però è necessario affidarsi al medico curante, che si documenta sulla storia clinica del suo paziente: presenza di fratture pregresse e altri traumi. Inoltre, il dottore si informa sul tipo di dolore e il suo inizio nel tempo, se si tratta di un disturbo costante o che si manifesta in particolari momenti della giornata (a risposo, mentre si cammina o si sta fermi in una determinata posizione).

Successivamente, il medico controlla le diverse zone dolorose cercando di avvertire eventuali rumori prodotti dal movimento degli arti. Inoltre, il suo obiettivo è verificare se vi sono eventuali danni a muscoli o legamenti.

Ma è la radiografia l'esame principale che aiuta il medico specialista ad individuare con esattezza l'artrosi: grazie ad una scansione a Raggi X delle ossa e articolazioni si possono individuare lesioni e artrosi in ogni punto del corpo.

In alcuni casi è previsto un esame del liquido articolare, che permette allo specialista di escludere altre malattie.

Cure

La terapia è tanto più efficace quando viene effettuata alle prime fasi della patologia, mentre se i sintomi sono avanzati e gravi, purtroppo i farmaci non possono offrire un aiuto consistente.

Si sviluppa su diversi piani: fisioterapia, trattamento farmacologico e adattamento nello stile di vita e abitudini ed eventualmente una dieta per le persone che soffrono di obesità. Nei casi più gravi si ricorre all'intervento chirurgico.

Per esempio il medico può consigliare di cambiare lavoro o sport: in particolare le attività professionali svolte dall'anziano non devono prevedere sforzi o essere troppo ripetitive e sedentarie.

Meglio mantenere il corpo in movimento, ma senza esagerare. Inoltre, si può prevedere un passaggio da un'attività impegnativa come la corsa o le competizioni sportive agonistiche ad una ginnastica dolce: stretching, nuoto o camminata. Nelle persone in sovrappeso una dieta è fortemente consigliata: infatti il peso del corpo può compromettere ancora di più la compattezza delle articolazioni e mettere a dura prova ossa e muscoli, perché tutto il peso deve essere sostenuto da questi organi, già debilitati.

Per ridurre i dolori si ricorre spesso a medicinali anti-infiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS a base di cortisone che sono iniettati nell'articolazione tramite delle infiltrazioni. Questi farmaci hanno lo scopo di abbassare il dolore, sgonfiare l'articolare e preservarla. Sfortunatamente sono piuttosto invasivi e dolori e devono essere ripetuti nel tempo perché la loro efficacia è temporanea.

Un altro tipo di infiltrazione è costituita da una sostanza a base di acido ialuronico. Allo stesso tempo, gli integratori alimentari possono coadiuvare i farmaci e alleviare i dolori. Consigliamo di affidarsi sempre al medico curante prima di assumere questi prodotti.

Infine, per la cura dei dolori viene raccomandato l'uso di tutori, bende elastiche e altri ortesi di vario genere.

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