Il bruciore di stomaco è un sintomo comune a diverse patologie, nonché un disturbo frequente oppure occasionale legato ad una alimentazione scorretta o ad uno stile di vita sedentario.
Questo problema si avverte con una fastidiosa sensazione di dolore localizzata all'altezza dello stomaco che può diramarsi lungo la schiena e fino al collo. È provocato da un aumento di acidità gastrica dovuto a differenti fattori.
Quali sono le cause e come si può risolvere questo problema? Rispondiamo a queste domande.
L'acidità di stomaco si verifica con l'infiammazione delle pareti interne di questo organo dell'apparato digerente. Ciò provoca un bruciore che si può verificare occasionalmente oppure trasformarsi in un problema cronico, ripetendosi nel tempo.
Nel primo caso il paziente può facilmente individuare la causa del dolore: un pasto abbondante, l'assunzione di un medicinale, una bevanda gassata che può aver prodotto acidità di stomaco.
I fattori possono essere tanti e per eliminare il dolore spesso è sufficiente attendere la digestione o non ripetere più una abitudine scorretta.
Il disagio può avere anche un'origine patologica:
Inoltre, il bruciore di stomaco è legato ad una patologia molto frequente: la gastrite, ovvero l'infiammazione delle pareti gastriche.
Questo tipo di dolore può essere anche associato a cattive abitudini, come il fumo o alimentazione ricca di grassi e cibi acidi. Anche le donne in gravidanza e chi soffre di obesità possono soffrire di questo problema.
Vediamo ora quali sono le patologie che causano il dolore.
Il bruciore pesso è il campanello di allarme legato di una patologia che, se trascurata, può aggraversi e portare diversi problemi di salute.
Cosa nasconde il dolore allo stomaco? Ecco le patologie correlate:
Sai che esiste una app che ti indica la patologia in base ai sintomi? Si chiama 'Automedicazione' la puoi scaricare gratuitamente su Apple Store e Google Play.
Si tratta di un servizio ideato dall'Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con l'Anifa, l'associazione dei produttori di farmaci da automedicazione.
Permette di ricercare i sintomi più diffusi collegati a specifiche patologie.
Capita spesso che le donne in attesa soffrano di questo fastidioso disturbo di salute. In questo delicato momento della vita l'organismo rilascia degli ormoni che provocano un aumento delle dimensioni dell'utero e la formazione della placenta.
Gli ormoni stimolano il rilassamento della muscolatura liscia di tutti gli organi, inclusa quella dell'esofago, nello specifico la valvola che tiene separati l'esogago e stomaco perde la sua efficacia. Questo sfintere, in condizioni normali, blocca i succhi gastrici all'interno dello stomaco in modo che non risalgano lungo l'esofago provocando dolore e bruciore al torace.
Durante la gravidanza gli ormoni inibiscono l'attività della valvola gastroesofagea. La situazione peggiora quando il peso del feto comprime lo stomaco aumentando la possibilità di avere acidità e reflusso.
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Fortunatamente esistono diversi rimedi che aiutano ad avere sollievo e ridurre il dolore.
In farmacia si può trovare una cura a differenti problemi gastrici, dal reflusso al bruciore, elementi che spesso sono correlati tra loro.
Tra i medicinali più usati troviamo quelli antiacidi che esercitano la loro proprietà benefica contro ulcere, acidità e bruciore di stomaco.
Lo scopo è triplice:
I farmaci antiacidi possono essere a base di Sodio, Calcio e Magnesio.
Tra i farmaci antiacidi più comuni troviamo quelli a base di bicarbonato di sodio che pur non essendo il più potente ha certamente il vantaggio di agire in modo tempestivo donando immediato sollievo.
Questi medicinali hanno diverse controindicazioni soprattutto per chi soffre di ipertensione e per le donne in gravidanza: devono essere rigorosamente somministrati dal medico, che ne indica anche la posologia da seguire in modo scrupoloso.
Esistono poi dei prodotti più efficaci che proteggono le pareti interne dello stomaco. Tra questi troviamo la ranitidina che agiscono direttamente sulla componente acida, mentre gli inibitori della pompa protonica, come l'omeprazolo, inibiscono in modo diretto gli enzimi che causano acidità.
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In molti casi il dolore si riduce grazie a piccole abitudini quotidiane.
Noi consigliamo di:
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Se soffri di questo disturbo, gli alimenti da evitare sono:
In compenso è consigliato assumere tisane a base di timo, malva e camomilla che hanno un affetto rilassante e proteggono la mucosa gastrica.
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Infine ti consigliamo di non andare a letto subito dopo il pasto, ma attendere almeno un'ora.
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