Esofagite

Il termine esofagite si riferisce all'infiammazione di un organo dell'apparato digerente chiamato esofago.

L'esofago è un tubo lungo circa 25 cm e largo 2 cm che permette al cibo di arrivare allo stomaco e allo stesso tempo ne impedisce la risalita, insieme ai succhi gastrici che potrebbero irritarlo e causarne l'infiammazione. Quando la valvola che separa l'esofago dallo stomaco non blocca perfettamente la risalita di queste sostanze, si verifica il reflusso gastroesofageo che raggiunge il tubo in questione e lo irrita e infiamma, causando l'esofagite.

Quali sono le cause e i sintomi di questa patologia? Impariamo a conoscerla e curarla con i rimedi più efficaci.

  1. Cause
  2. Tipologie
  3. Sintomi
  4. Rimedi
  5. Farmaci

Cause

La causa principale dell'esofagite è la malattia da reflusso gastroesofageo causata dalla cattiva occlusione dello sfintere gastroesofageo che non riesce a fermare il passaggio del cibo verso l'alto e che, insieme al succo gastrico, può irritare il tubo digerente.

La malattia si manifesta quando la barriera protettiva formata dalla mucosa dell'esofago viene corrosa dai succhi gastrici e non è più efficace per difendere il tubo dall'infiammazione.

Oltre al reflusso, ecco le principali cause dell'esofagite:

  • Infezioni micotiche come la candidosi, batteriche e virali che si manifestano principalmente nei soggetti immunodepressi
  • La radioterapia tra gli effetti collaterali ha proprio l'esofagite causata dai raggi X
  • Morbo di Crohn
  • Ulcera
  • Ernia iatale
  • Esofagite erpetica causata dal virus Herpes Simplex che si verifica anche e soprattutto nei pazienti immunodepressi e sottoposti a chemioterapia
  • La patologia può essere la conseguenza del trapianto di organi
  • La stasi venosa, ovvero un rallentamento del flusso di sangue all'interno delle vene

Alcuni comportamenti possono contribuire all'infiammazione dell'esofago, come l'alimentazione abbondante e scorretta costituita in particolare da cibi pesanti e grassi. Questa abitudine è particolarmente deleteria alla sera e può portare danni se subito dopo ci si mette a letto.

L'abuso di alcool e il fumo, così come il consumo eccessivo di bevande gassate o tè possono peggiorare la situazione. Queste cattive abitudini compromettono la funzionalità della valvola che non riesce ad aprirsi e chiudersi correttamente.

Infine, il disturbo si può manifestare nelle donne in gravidanza: il peso del bambino preme sullo stomaco causando il reflusso, che nei casi più gravi si trasforma in esofagite. Per prevenire il problema è necessario scegliere i cibi giusti durante la gravidanza!

Tipologie

L'esofagite si manifesta in diverse forme:

  • La forma lieve colpisce zone molto piccole della mucosa esofagea
  • In caso di esofagite erosiva oltre al danneggiamento della mucosa si verifica sanguinamento, ulcere e altri tipi di lesione che possono essere visti attraverso una esofagogastroscopia
  • L'esofagite stenotica avviene quando c'è una fibrosi della mucosa che causa una mal occlusione della valvola esofagea.
  • Infine, l'esofago di Barrett è una malattia caratterizzata da una metaplasia della parete del tubo accompagnata da ulcere e stenosi.

Esofagite e apparato digerente

Sintomi

La patologia è abbastanza dolorosa: la sensazione di fastidio e bruciore è localizzata nel torace e dietro lo sterno. Esistono diversi sintomi che possono fungere da campanello d'allarme, se si avvertono è necessario recarsi subito dal medico per comprendere l'origine del problema.

I sintomi dell'esofagite sono:

  • Odinofagia: sensazione di dolore durante la deglutizione
  • Disfagia: difficoltà a deglutire a causa di una sensazione di blocco e ostruzione dell'esofago.
  • Rigurgiti acidi e bruciore in particolare durante la notte, quando si è in posizione orizzontale.
  • Nausea

I sintomi si manifestano in particolare durante o dopo i pasti. Possono aggravarsi e portare ad un peggioramento della situazione con sanguinamento e ulcere.

Rimedi

Esistono alcuni rimedi da mettere in pratica durante la manifestazione dei sintomi:

  • Dormire con la testa poggiata su un cuscino più alto di 20 cm in modo che la posizione orizzontale non stimoli la risalita dei succhi gastrici e l'infiammazione dell'esofago.
  • Fare attenzione all'assunzione di alcuni farmaci che possono causare i dolori, per esempio gli antispastici o l'acido acetilsalicilico contenuto nell'Aspirina.
  • Evitare il fumo.
  • Assumere farmaci antiacidi o protettori della mucosa dello stomaco almeno mezz'ora prima dei pasti principali.
  • Mangiare pasti leggeri a breve distanza in modo da non arrivare al pranzo e alla cena troppo affamati.

La terapia migliore è sicuramente la prevenzione effettuata attraverso una dieta equilibrata. Il consumo di cibi freschi e leggeri deve essere effettuato con una masticazione lenta atta a migliorare la digestione. Allo stesso tempo esistono degli alimenti da evitare, ovvero cibi grassi e pesanti, fritture, cioccolato, aceto o succo di pomodoro, così come bibite gassate, tè e caffè, agrumi e insaccati.

Consigliamo di bere tanta acqua e consumare carne magra e bianca, pane, riso e molta frutta e verdura.

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Farmaci

I farmaci principali contro l'esofagite sono gli antiacidi, che possono essere assunti senza prescrizione, poichè si tratta di farmaci da banco. Questi medicinali contengono bicarbonato di sodio, che neutralizza gli acidi gastrici e idrato di magnesio. Altri farmaci antiacidi con Alginati sono efficaci contro il reflusso gastroesofageo e aiutano ad contrastare l'acidità e proteggere così le pareti dell'esofago. Tra i farmaci più usati troviamo anche

  • Antagonisti dei recettori h2 dell’istamina
  • Inibitori della pompa protonica
  • Farmaci antisecretivi

Se l'esofagite ha una forma infettiva batterica il medico può prescrivere l'uso di antibiotici.

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