Cistite

Quando si parla di cistite ci si riferisce ad una infiammazione o flogosi della mucosa vescicale, situata all'interno della vescica, l'organo preposto al raccoglimento dell'urina. Questa patologia colpisce soprattutto le donne tra i 20 e i 40 anni di età.

Il disturbo si accompagna a dolore e un continuo stimolo di urinare; può essere una situazione passeggera o ripetersi in più episodi, in questo caso, se trascurata può aggravarsi e colpire anche le alte vie urinarie, diventando una pielonefrite.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e le modalità di trattamento per sconfiggere questa fastidiosa malattia.

Cause

La vescica è un organo fondamentale per il nostro organismo, è formata da tre strati:

  • Tunica muscolare
  • Tunica connettiva
  • Tunica mucosa

Quando il terzo strato si infiamma, si è in presenza di cistite acuta. Se gli episodi si ripetono, la mucosa diventa più rigida e tende ad infiammarsi più spesso, in questo caso si parla di cistite cronica.

La vescica è ben protetta e il liquido al suo interno è in forma sterile, perciò difficilmente questa zona del corpo permette un attacco batterico.

Tuttavia, in determinate situazioni l'organismo è più debole e più suscettibile. I micro organismi in questi casi possono raggiungere la vescica da diverse vie: possono essere veicolati dalle feci che risalgono dall'intestino verso l'uretra, oppure passano per i reni o per via ematica.

Cistite e batteri

La malattia può avere cause differenti, ma si manifesta in particolare quando le difese immunitarie sono basse. Il sistema immunitario è più debole e particolarmente predisposto alla cistite nelle seguenti occasioni:

  • L'assunzione di farmaci, come gli antibiotici
  • Stress e stile di vita sregolato, fatica mentale e fisica
  • Dieta poco regolare e non equilibrata

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Se le difese immunitarie basse sono tra le cause principali della cistite, bisogna ammettere che i fattori di rischio sono anche altri: una scarsa igiene intima con prodotti sbagliati per i propri bisogni.

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Le altre cause sono:

  • Uso di creme spermicide può modificare l'ambiente vaginale e provocare un'infezione batterica
  • Biancheria sintetica, stretta e colorata, così come pantaloni aderenti mantengono l'ambiente umido, non permette alla pelle di traspirare e, così, causa la proliferazione di batteria
  • Uso di assorbenti interni, diaframma, catetere
  • Contatto delle parti intime con agenti chimici aggressivi
  • Malattie sessualmente trasmissibili
  • Altre patologie che coinvolgono anche la vescica come tumore, calcoli o diverticoli diabete, che aumenta il livello di glucosio nelle urine.
  • Causa genetica e si manifesta con più facilità se anche la madre è affetta dalla stessa patologia.
  • Un'altra possibile causa è la distanza tra ano e uretra più corta del normale. Le donne hanno questa distanza nettamente minore rispetto ai maschi e perciò anche per questo sono più predisposte all'infiammazione:

    Leggi l'approfondimento sul nostro blog: donne e cistite, quali sono i rimedi?

Se la cistite si manifesta 24 ore dopo il rapporto sessuale si parla di cistite post-coitale. Questo video parla delle sue caratteristiche



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Sintomi


Come tutte le infiammazioni, anche la questa è particolarmente dolorosa. Conoscere i sintomi è fondamentale per diagnosticarla correttamente e curarla in modo efficace.

Ecco i più comuni:

  • Pollachiuria: questo termine si riferisce all'aumento del numero di minzioni durante il giorno, provocato dalla cistite. Durante la patologia, la vescica perde la sua elasticità e si riduce, perciò lo stimolo di urinare sarà più frequente.
  • Difficoltà nell'urinare: durante la cistite può capitare che l'urinazione sia particolarmente lenta e difficoltosa e la sensazione sia quella di non aver svuotato completamente la vescica.
  • Anche il getto dell'urina subisce modifiche, è deviato e percorre una curva al momento dell'emissione dell'urina. Il motivo è da ricercare nella muscolatura della vescica, che durante la cistite, può contrarsi.
  • Il dolore e il bruciore durante la minzione sono sicuramente tra i sintomi più diffusi della cistite, talvolta associato a sanguinamento, sensazione di freddo lungo tutto il corpo e da spasmi dolorosi prima della minzione.

Quando si sospetta il contagio, è utile anche osservare l'urina: se è torbida e maleodorante, probabilmente si è affetti dalla patologia. In genere, non comporta febbre. Ma se la temperatura sale oltre i 38 gradi, l'infezione può essersi propagata ad altri organi dell'apparato urinario.

Se si avvertono questi sintomi è raccomandato rivolgersi tempestivamente al proprio medico curante, che potrà diagnosticarla e offrire una cura adeguata.

Per approfondire l'argomento: 


Fortunatamente anche la tecnologia ci viene in aiuto per determinare e monitorare i sintomi della cistite: l'app Uronote aiuta a registrare i sintomi della patologia, per offrire al proprio medico un quadro preciso, che possa facilitare la diagnosi e l'intervento di cura.

L'Applicazione è realizzata con il patrocinio dalla SIUD (Società Italiana di Urodinamica).

Grazie a questa app è possibile aggiornare il diario minzionale, che aiuta a capire come intervenire con una terapia adeguata, non solo fatta di farmaci, ma anche di precisi comportamenti. Il diario può essere condiviso via e-mail con il proprio medico e rappresenta una valida alternativa al diario cartaceo che, spesso, i medici richiedono di compilare ai pazienti affetti da problemi apparato urinario. L'app si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per smartphone Android e iPhone.

Diagnosi

La diagnosi si effettua mediante un esame delle urine e permette di rilevare la batteriuria ovvero la presenta dei batteri nelle urine, quella di leucociti (leucocituria) ed in alcuni casi, la presenza ematica nelle urine.

Inoltre, grazie a un esame più specifico, l'urinocultura, è possibile identificare quale è la causa infettante della patologia. Questo esame si effettua quando si soffre di cistite cronica e capire se l'infezione si è spostata anche ai reni causando la pielonefrite, cioè l'infezione renale.

In caso di cistite cronica può essere utile un'ecografia dell'apparato urinario per rilevare un'eventuale ostruzione delle vie urinarie.

L'esame delle urine per la cistite si effettua con la prima minzione del mattino. Le urine sono raccolte in un contenitore sterile e consegnare subito in laboratorio, per evitare che i batteri si moltiplichino. Prima dell'esame è necessario effettuare una pulizia intima accurata, per evitare che altri batteri presenti nei genitali possano falsificare il referto.

Cura

Se l'esame delle urine e l'urinocultura rivela la presenza della cistite, è necessario curare subito la patologia per evitare che la situazione si aggravi e per evitare una ricaduta.

Il medico darà la sua cura farmacologica per la cistite, che generalmente è costituita da medicinali antibatterici e antimicrobici, da assumere più volte al giorno. La cura farmacologica dura circa una settimana e comunque fino alla scomparsa dei sintomi. Per esempio, un antibatterico molto usato in caso di cistite è il D-Mannesio, che protegge l'apparato urinario creando un film che impedisce ai batteri di attaccare la vescica.

Accanto ai farmaci, la cura comprende anche l'uso di integratori a base di ingredienti naturali come l'uva ursina.

L'uva ursina è un piccolo frutto contenente idrochinone, una sostanza con proprietà antimicrobiche, capace di combattere i batteri che proliferano nel tratto urogenitale. Consigliamo Cistilene, un integratore con uva ursina e Verga d'oro, che favorisce il fisiologico funzionamento dell'apparato urinario.

Anche il mirtillo americano può avere effetti positivi sulla cistite, poiché la sua azione è diretta a colpire le invasioni batteriche, favorendone l'espulsione tramite l'urina. Il Cistiflux Plus è un integratore alimentare che grazie alla combinazione di estratti di Mirtillo e D-Mannesio, potenzia le cure farmacologiche.

Il succo di mirtillo è un ottimo alleato contro la cistite:

Prevenzione

Prevenire la cistite è possibile intervenendo sul proprio stile di vita. Ecco alcuni comportamenti che possono evitare l'insorgenza dei dolori:

  • Bere tanta acqua (almeno due litri al giorno) per favorire il continuo ricambio delle urine e l'eliminazione dei batteri presenti dentro la vescica
  • Evitare di trattenere l'urinazione
  • Evitare cibi fritti, troppo zuccherati o grassi che possono irritare l'intestino
  • Andare di corpo senza trattenere
  • Indossare indumenti larghi e traspiranti e biancheria intima in cotone e bianca

Per finire, ti consigliamo un libro dedicato alla cura dell'apparato urinario.