L'ernia iatale è una patologia a carico dello stomaco. Nei pazienti che ne soffrono parte della parete dello stomaco attraversa lo iato esofageo e si sposta verso l'alto, causando sintomi di diversa tipologia, che variano a seconda del tipo di ernia.
Lo iato è un piccolo foro posto sul diaframma, attraverso cui passa l'esofago. In una persona sana lo iato ha le medesime dimensioni dell'esofago, quindi non permette il passaggio di altro dalla parte inferiore del torace a quella superiore. In alcuni casi però tale foro perde di aderenza con l'esofago e porzioni di stomaco si spostano verso l'alto. Proprio in questi casi insorge il disturbo.
Quali sono le terapie più efficaci? E come si arriva alla corretta diagnosi? Affrontiamo l'argomento esponendo nel dettaglio le caratteristiche, le cause e le cure della patologia.
L'ernia iatale può essere suddivisa in diverse tipologie, a seconda della severità della problematica. La più diffusa e comune è detta ernia da scivolamento: la porzione di stomaco che si sposta verso l'alto è molto piccola e in genere tende a tornare in sede naturalmente, per spostarsi nuovamente in occasione di alcuni particolari movimenti.
Con l'ernia iatale fissa invece la porzione di stomaco che fuoriesce attraverso il diaframma si ferma nella zona superiore, dando origine ad alcuni sintomi e complicazioni. Il terzo tipo di ernia iatale è anche il più fastidioso e, fortunatamente, anche raro; si tratta dell'ernia iatale con complicazioni, che si può manifestare in diversi modi: in alcuni casi sono molto ampie le porzioni di stomaco che fuoriescono attraverso lo iato, oppure è caratterizzata da fuoriuscite della parete sottostante dello stomaco.
Spesso si parla in questi casi di ernia da rotolamento: non è la parte superiore dello stomaco a fuoriuscire dallo iato, ma la parete di fondo, con una rotazione dell'interno organo.
Non tutti i tipi di ernia iatale danno luogo a sintomi. Si stima che circa il 60% della popolazione europea al di sopra dei 50 anni soffra di qualche tipo di ernia iatale; nella maggioranza dei casi si tratta del tipo da scivolamento e non presenta alcun tipo di sintomo. Molti pazienti con questo problema ne ottengono la diagnosi durante esami attuati per valutare l'esistenza di altre patologie, che nulla hanno a che fare con l'ernia o con lo stomaco. Circa il 10-15% delle persone che soffrono di ernia iatale possono manifestare alcuni sintomi, in genere a carico dello stomaco e dell'esofago.
La parte di stomaco che si trova al di sopra dello iato infatti tende a riempirsi di aria, che viene rilasciata repentinamente, costringendo il paziente ad eruttare frequentemente, con pesantezza addominale e a volte anche forte bruciore di stomaco. Gli acidi prodotti dallo stomaco tendono, schiacciati dallo iato, a fuoriuscire causando reflusso, dolore e fastidiosi rigurgiti. Se questi fluidi fuoriescono anche durante la notte possono riversarsi anche nella parte alta dell'esofago o nei polmoni, dando origine ad infiammazioni di varia tipologia, come l'esofagite, fino alla polmonite o all'asma.
Le tipologie di ernia iatale caratterizzate da complicazioni di vario genere possono portare ad avere sintomi molto vari, tra cui difficoltà a deglutire, restringimenti dell'esofago, reflusso gastroesofageo persistente, ulcere dell'esofago. Tutti questi sintomi spesso causano difficoltà digestive e forte bruciore nella zona retrostante allo sterno, che molti pazienti scambiano per infarto del miocardio.
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Spesso l'ernia iatale non viene diagnosticata, cosa che porta le persone che ne soffrono a conviverci inconsciamente per molti anni. Quando si rivolgono ad uno specialista in molti casi mostrano un quadro clinico preoccupante, con diverse ulcere a livello gastrico ed esofageo, manifestano reflusso gastrico molte volte nel corso della giornata, hanno lesioni gastriche causate dallo strozzamento della parete dello stomaco, che subisce frequenti ischemie.
In molti casi tutte queste problematiche portano ad anemia e a stenosi dell'esofago, o addirittura a problemi di carattere respiratorio, dovuti alla massa dello stomaco che preme sui polmoni in modo anomalo, trovandosi traslata verso l'alto.
Non è ancora stata scoperta la vera causa dell'ernia iatale, anche se esistono delle condizioni predisponenti, che possono favorire lo sviluppo di questa malattia. Del resto sono moltissime le persone che soffrono di questa patologia, molte delle quali in modo totalmente privo di sintomi ed in molto casi la diagnosi non viene neppure effettuata.
In linea generale tendono a soffrire di ernia iatale più le donne rispetto agli uomini: questo sembra essere dovuto allo spostamento degli organi all'interno del torace durante le gravidanze. L'obesità è un forte fattore predisponente, così come l'abitudine al fumo o la pratica di alcuni sport, come il sollevamento pesi, per fare un esempio.
Per cause non ancora comprese sembra che in alcune persone i muscoli del diaframma, che contribuiscono a mantenere lo iato ben coeso all'esofago, tendono con gli anni ad allentarsi, portando a maggiori probabilità di contrarre qualche tipologia di ernia iatale. Alcuni specialisti ritengono che possa trattarsi anche di problematiche ereditarie.
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L'ernia iatale si diagnostica con grande facilità, attraverso una radiografia toracica con mezzo di contrasto. Molte persone con piccole ernie iatali da scivolamento hanno ottenuto la diagnosi durante esami effettuati per altre patologie, per le quali sono state sottoposte a radiografia. Per verificare l'entità e lo stato di avanzamento dell'ernia spesso è necessario praticare una gastroscopia, che permette di visualizzare anche tutte le più probabili complicazioni tipiche di questa patologia, anche nei casi più gravi e complessi.
Qualsiasi tipologia di stenosi dell'esofago, di ulcera o di restringimento, può essere evidenziata grazie a questo tipo di esame, in modo da ricorrere poi alle cure più adeguate.
La soluzione alle ernie iatali di più grave entità si ottiene attraverso la chirurgia: si asportano le parti dello stomaco fuoriuscite dalla loro sede, o le si riportano nella posizione originaria; in alcuni casi si procede anche a suturare il diaframma attorno allo iato, in modo da renderlo meno propenso a lasciar passare lo stomaco.
Questo tipo di trattamento è obbligatorio solo quando l'ernia iatale porta a sintomi molto severi, con complicazioni pesanti per il paziente che ne soffre. Circa il 90% dei pazienti ha questa patologia in modo del tutto asintomatico, che può portare all'utilizzo di farmaci antiacidi occasionalmente, al bisogno. Tra chi non necessita di alcuna cura e chi invece è costretto ad un intervento chirurgico, ci sono tutti quei pazienti che soffrono di ernia iatale in modo medio grave, cui si consiglia di curare i sintomi di questa malattia.
Il principale gruppo di farmaci utilizzati come terapia contro i sintomi dell'ernia iatale sono gli antiacidi, come il Maalox o Alka-Seltzer. o anche gli inibitori di pompa protonica, che impediscono allo stomaco l'iper produzione di fluidi acidi, i quali tenderebbero a fuoriuscire dall'esofago ed a causare bruciori e corrosione delle pareti, con dolore severo per chi ne soffre.
Si possono utilizzare anche altri farmaci per l'apparato gastrointestinale che stimolano la digestione e favoriscono lo svuotamento dello stomaco. Molte persone trovano giovamento dalle cure erboristiche: l'utilizzo regolare di tisane e decotti che migliorano la digestione diminuisce anche i sintomi dell'ernia iatale.
Spesso il cambiamento dello stile di vita e l'adozione di alcuni accorgimenti particolari permette di evitare la maggior parte dei sintomi dell'ernia iatale. La prima regola consiste nell'avere una vita sana, quindi cercare di ridurre l'eventuale obesità o il sovrappeso poco severo, eliminare cibi di difficile digestione, come i grassi saturi, la cioccolata, il caffè, la menta, gli alcolici. Il fumo è un acerrimo nemico di chi soffre di ernia iatale, cui si consiglia sempre di eliminare le sigarette dalla routine quotidiana.
Per evitare che i succhi gastrici, durante la notte, risalgano verso la laringe e la faringe, conviene dormire con dei cuscini aggiuntivi, che si possono posizionare anche sotto il materasso, in modo da mantenere una posizione quasi seduta, da preferire a quella sdraiata.
Si consiglia anche di evitare gli sforzi improvvisi, il sollevamento di pesi o lo spostamento di oggetti massicci; anche lo sport è una buona terapia, ma solo se si tratta di attività leggere e poco intense: sono molti gli appassionati di bodybuilding, di una certa età, che soffrono di ernia iatale di lieve entità, causata dai continui sforzi improvvisi che svolgono regolarmente sulle macchine della palestra.
Conviene anche mantenere un comportamento che porti ad una digestione facile e ad un rapido svuotamento dello stomaco, consumando pasti poco abbondanti ed evitando di andare a dormire subito dopo mangiato. Anche il pisolino pomeridiano è sconsigliabile: conviene attendere almeno 2-3 ore prima di coricarsi a letto.
Sono molti i rimedi fitoterapici che si possono utilizzare contro i principali sintomi dell'ernia iatale. Vista la severità di alcuni casi di ernia iatale, le cure erboristiche sono consigliate solo ai pazienti che manifestano sintomi di leggera entità, mentre chi ha problemi gravi non può esimersi dal risolverli attraverso l'utilizzo di farmaci.
Contro il reflusso gastro esofageo molte persone utilizzano l'argilla verde aerata, da prendere disciolta in un bicchiere di acqua a temperatura ambiente. L'Argilla Verde insieme al Finocchio, Genziana, Papaya e altri elementi naturali è presente nella formulazione di un intetratore alimentare molto utile per i disturbi dell'apparato gastrointestinale chiamato Neocarvi.
Per la digestione si ottengono ottimi risultati con i decotti di melissa, che non devono essere bevuti a temperature elevate; consigliati anche i decotti o le tisane di camomilla e di malva.
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