Il polso è una parte molto complessa del corpo, costituita da una fitta rete di ossa, tendini, articolazioni e legamenti. Quotidianamente è sottoposto a sforzi e necessità di ogni tipo, proprio per questo capita che si danneggi e provochi dolore. Alla base del problema possono esserci micro fratture, infiammazioni, traumi nervosi, artriti e altre patologie.
Per evitare che la situazione degeneri e il malfunzionamento del polso comprometta la qualità di vita è fondamentale diagnosticare subito il problema e trovare una terapia che possa ridurlo o eliminarlo.
Ma quali sono le caratteristiche del dolore al polso? In cosa consistono le causa? E, soprattutto, come si può ritrovare la serenità? Rispondiamo subito a queste domande!
Il polso è un'articolazione complessa e importante per la motilità dell'arto superiore. Si colloca tra avambraccio e mano ed è costituito da otto piccole ossa chiamate carpo. Il carpo, a sua volta, divide il radio, l'osso dell'avambraccio, dal metacarpo, l'insieme di ossa della mano.
Le strutture ossee sono unite dai tendini e possono muoversi grazie ai legamenti, in particolare il legamento carpale traverso e quello dorsale. Come si nota dall'immagine il polso ha una struttura estremamente complessa, costituita da piccoli componenti che si possono rovinare facilmente causando un malfunzionamento.
Vediamo quali sono le cause del polso doloroso.
Il dolore al polso può essere causato da un trauma o avere un'origine patologica, in particolare legata all'artrite. Vediamo questi elementi nel dettaglio.
Il dolore al polso non è dovuto solo a traumi, ma può essere il sintomo di diverse patologie, in particolare l'artrite.
Le artriti si differenziano in due forme:
Tra le altre malattie che provocano dolore al polso ricordiamo la Sindrome del Tunnel Carpale, provocato da uno schiacciamento dei nervi del polso; la presenza di cisti nel polso, ovvero piccole vescicole che si sviluppano sul dorso; la Sindrome di Kienbock che provoca la necrosi dell'osso a causa di un ridotto apporto di ossigeno.
Questo problema può colpire tutti: dagli sportivi, a chi conduce una vita sedentaria, maschi e femmine, anziani e giovani. Le persone più a rischio sono quelle impegnate in lavori artigianali di precisione, come i sarti o i fabbri; ma anche gli sportivi che svolgono attività che richiedono l'impiego continuo del polso, come i tennisti o chi pratica golf.
Queste persone dovrebbero sottoporsi periodicamente a esami di controllo per accertarsi del benessere delle proprie ossa. In cosa consistono le visite? Innanzitutto il medico effettua un esame obiettivo e se necessario prescrive test più specifici. L'esame obiettivo si effettua attraverso una palpazione e una osservazione del polso alla ricerca di eventuali rigonfiamenti e rossori, si muove l'articolazione nelle direzioni testando eventuale dolore.
Dopo la visita il medico decide eventuali analisi supplementari costituite da diagnostica per immagini.
Gli esami di diagnostica per immagini mirate al polso sono:
Se la diagnostica per immagini non offre abbastanza certezze per una diagnosi completa si ricorre all'artroscopia: attraverso una sonda chiamata artroscopio si esplora il polso. L'artroscopio è collegato a una telecamera, che a sua volta trasmette in un monitor su cui vengono mostrate in diretta le immagini della struttura interna del polso.
Il dolore al polso può avere diversi livelli di intensità, perciò la terapia viene effettuata a partire da esami e diagnosi di ogni singolo caso. Come si stabilisce la cura?
Solo in seguito a queste considerazioni si può offrire una terapia mirata ed efficace. Tuttavia, parlando in generale i rimedi per il polso doloroso sono tanti: si parte dagli impacchi freddi, all'uso di polsiere.
Vediamo quali sono i rimedi più diffusi:
Una terapia è formata principalmente da un mix di questi rimedi!
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