Dolore al polso

Il polso è una parte molto complessa del corpo, costituita da una fitta rete di ossa, tendini, articolazioni e legamenti. Quotidianamente è sottoposto a sforzi e necessità di ogni tipo, proprio per questo capita che si danneggi e provochi dolore. Alla base del problema possono esserci micro fratture, infiammazioni, traumi nervosi, artriti e altre patologie.

Per evitare che la situazione degeneri e il malfunzionamento del polso comprometta la qualità di vita è fondamentale diagnosticare subito il problema e trovare una terapia che possa ridurlo o eliminarlo.

Ma quali sono le caratteristiche del dolore al polso? In cosa consistono le causa? E, soprattutto, come si può ritrovare la serenità? Rispondiamo subito a queste domande!

  1. Caratteristiche
  2. Cause
  3. Diagnosi
  4. Terapia

Caratteristiche

Il polso è un'articolazione complessa e importante per la motilità dell'arto superiore. Si colloca tra avambraccio e mano ed è costituito da otto piccole ossa chiamate carpo. Il carpo, a sua volta, divide il radio, l'osso dell'avambraccio, dal metacarpo, l'insieme di ossa della mano.

Le strutture ossee sono unite dai tendini e possono muoversi grazie ai legamenti, in particolare il legamento carpale traverso e quello dorsale. Come si nota dall'immagine il polso ha una struttura estremamente complessa, costituita da piccoli componenti che si possono rovinare facilmente causando un malfunzionamento.

Struttura del polso

Vediamo quali sono le cause del polso doloroso.

Cause

Il dolore al polso può essere causato da un trauma o avere un'origine patologica, in particolare legata all'artrite. Vediamo questi elementi nel dettaglio.

  • TRAUMI - con questi eventi intendiamo fratture e distorsioni che possono essere provocate da un colpo improvviso o una caduta. Le fratture del genere sono molto diffuse tra gli sportivi che per non impattare violentemente contro il terreno, mandano in modo involontario in avanti braccia e mani per proteggersi ma, in questo modo, provocano lesioni di varia entità alle ossa del polso.

    Le ossa più a rischio sono le ossa scafoidi, posizionate all'inizio del pollice. Anche se in un primo momento si avverte solo un fastidio passeggero, questi piccoli traumi causano microlesioni delle ossa del polso. A lungo andare le ossa sono sempre più deboli e maggiormente esposte a fratture, artriti, infiammazioni e altri danni di vario tipo.

    Questo tipo di lesione è denominata infiammazione da stress, perchè giorno dopo giorno il polso è sottoposto a sforzo, stress e tensione.

Il dolore al polso non è dovuto solo a traumi, ma può essere il sintomo di diverse patologie, in particolare l'artrite.

Le artriti si differenziano in due forme:

  • Artrosi o osteoartrite: provocata dalla lacerazione graduale delle cartilagini che compongono l'articolazione. Questa patologia spesso è legata ad un trauma precedente. In questo caso il dolore è localizzato alla base del pollice.
  • Artrite reumatoide: si tratta di una patologia autoimmune, dove il sistema immunitario debilita e distrugge le cellule che formano le articolazioni, inclusa quella del polso.

Tra le altre malattie che provocano dolore al polso ricordiamo la Sindrome del Tunnel Carpale, provocato da uno schiacciamento dei nervi del polso; la presenza di cisti nel polso, ovvero piccole vescicole che si sviluppano sul dorso; la Sindrome di Kienbock che provoca la necrosi dell'osso a causa di un ridotto apporto di ossigeno.

Diagnosi

Questo problema può colpire tutti: dagli sportivi, a chi conduce una vita sedentaria, maschi e femmine, anziani e giovani. Le persone più a rischio sono quelle impegnate in lavori artigianali di precisione, come i sarti o i fabbri; ma anche gli sportivi che svolgono attività che richiedono l'impiego continuo del polso, come i tennisti o chi pratica golf.

Queste persone dovrebbero sottoporsi periodicamente a esami di controllo per accertarsi del benessere delle proprie ossa. In cosa consistono le visite? Innanzitutto il medico effettua un esame obiettivo e se necessario prescrive test più specifici. L'esame obiettivo si effettua attraverso una palpazione e una osservazione del polso alla ricerca di eventuali rigonfiamenti e rossori, si muove l'articolazione nelle direzioni testando eventuale dolore.

Dopo la visita il medico decide eventuali analisi supplementari costituite da diagnostica per immagini.

Gli esami di diagnostica per immagini mirate al polso sono:

  • Radiografia: l'esame ai raggi X permette di individuare eventuale osteoartrite;
  • La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) permette di osservare eventuali malformazioni delle ossa e delle articolazioni.
  • Scintigrafia ossea: per eseguire questo esame viene iniettato in endovena un radiofarmaco che permette di osservare nel dettaglio l'anatomia del polso.
  • Risonanza Magnetica: evidenzia la forma delle ossa e la consistenza dei tessuti del polso.

Se la diagnostica per immagini non offre abbastanza certezze per una diagnosi completa si ricorre all'artroscopia: attraverso una sonda chiamata artroscopio si esplora il polso. L'artroscopio è collegato a una telecamera, che a sua volta trasmette in un monitor su cui vengono mostrate in diretta le immagini della struttura interna del polso.

Terapia

Il dolore al polso può avere diversi livelli di intensità, perciò la terapia viene effettuata a partire da esami e diagnosi di ogni singolo caso. Come si stabilisce la cura? 

  • Si individua la patologia o il tipo di trauma
  • Si stabilisce l'intensità del dolore e il punto in cui è localizzato
  • Si tiene conto dell'età del paziente e del suo stile di vita.

Solo in seguito a queste considerazioni si può offrire una terapia mirata ed efficace. Tuttavia, parlando in generale i rimedi per il polso doloroso sono tanti: si parte dagli impacchi freddi, all'uso di polsiere.

Vediamo quali sono i rimedi più diffusi:

  • Riposo: questo è sicuramente un rimedio sempre valido, perchè permette sia ai dolori più lievi, che a quelli intensi di trovare subito sollievo. Lo stress sicuramente non aiuta, perciò mettiamo in relax il polso e interrompiamo lavori e attività sportive.

  • Ghiaccio: nella maggior parte dei casi si ricorre anche alla crioterapia o terapia del freddo. Il ghiaccio ha proprietà analgesiche, permette al dolore di assopirsi poichè rallenta l'attività dei nervi che trasmettono e avvertono il dolore. Inoltre, il freddo permette ad eventuali edemi di sgonfiarsi. Viene usato soprattutto in seguito ad eventi traumatici.

  • Tutori: in molti casi è consigliato bloccare il polso, tramite un'ingessatura o più spesso un tutore. Questi ausili consentono alla struttura ossea di rimanere in posizione e ne facilitano la calcificazione. I tutori sono indicati per le infiammazioni; mentre le stecche e le ingessature sono usate per le fratture.

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  • Farmaci: per placare il dolore sono usati soprattutto tre tipi di medicinale: antidolorifici (ibuprofene e paracetamolo), antinfiammatori e, nel caso di dolore costante e intenso, i corticosteroidi. Questi prodotti devono essere assunti sotto stretto controllo medico che valuterà a seconda dei casi.

Una terapia è formata principalmente da un mix di questi rimedi!