Zanzare, api, vespe, calabroni, ragni: gli insetti che possono pungere animali e persone sono tanti e comportano danni di diverso tipo. Le punture di insetto sono particolarmente diffuse nel periodo estivo.
Possono diventare un problema abbastanza serio nelle persone allergiche. In questo caso possono provocare addirittura uno shock anafilattico, a volte letale. Questa reazione allergica avviene quando l'insetto inietta nel corpo esterno un allergene che provoca diversi sintomi. Fortunatamente la maggior parte degli insetti, come le zanzare, pungono per sfamarsi e il pomfo che ne consegue è innocuo e provoca dolore, prurito, gonfiore, rossore della pelle che spariscono dopo qualche giorno.
Insomma, gli insetti non colpiscono in modo uguale e le reazioni dell'organismo sono le più disparate: vediamo come di distinguono e soprattutto quali sono i metodi per gestire una puntura di insetto.
Nonostante la maggior parte delle punture di insetto siano innocue, non bisogna sottovalutare questo fenomeno perchè esistono persone particolarmente sensibili, intolleranti e addirittura soggetti allergici per cui una puntura può risultare fatale. Gli insetti meno pericolosi appartengono alla specie degli ematofagi (zanzare, pulci, moscerini...).
Quando pungono la pelle per nutrirsi di sangue, in corrispondenza della puntura emerge un pomfo pruriginoso di varie dimensioni che sparisce in pochi giorni. Per altri tipi di animale la puntura è un modo per difendersi, in questo caso si usa un pungiglione per iniettare una sostanza tossica nell'individuo. Questi organismi attaccano solo se si sentono in pericolo e devono proteggere eventuali uova o la loro tana. Tra questi insetti troviamo calabroni, api, vespe e formiche rosse.
Anche in questo caso la puntura cresce sulla pelle sotto forma di pomfo bianco o rosso circondato da un alone più chiaro. La pelle risulta sollevata, dolorante e pruriginosa. Insomma, gli insetti colpiscono per ragioni diversi provocando sintomi di entità dissimile. Vediamo quali sono i sintomi provocati dalle punture di insetto.
La puntura di insetto può causare sintomi di diverso tipo. Tutto dipende dalla sensibilità individuale e dal tipo di insetto. Come abbiamo già accennato: la maggior parte delle punture provocano lievi sintomi che spariscono in pochi giorni. Una normale reazione alla puntura interessa solo la zona colpita che viene coinvolta da arrossamento, prurito, gonfiore localizzati. In altri casi la reazione occupa una porzione di pelle più larga di 5 cm e i sintomi si attenuano solo dopo una decina di giorni.
In rari casi il gonfiore raggiunge la gola provocando difficoltà respiratorie e può provocare l'edema della glottide, seguito da voce bassa e rauca, tosse e difficoltà a deglutire. Se in aggiunta a questi sintomi sopravviene un calo di pressione siamo in presenza di shock anafilattico.
Questo disturbo è estremamente pericoloso e può mettere a repentaglio la vita di chi ne soffre. Avviene subito dopo la puntura che inietta l'allergene nell'organismo.
A questo punto vengono nel corpo vengono rilasciate delle sostanze chimiche che provocano:
Ecco la consulenza di un professionista che spiega come agire quando si è in presenza di shock anafilattico. Quando si avverte la puntura occorre subito identificare qual è l'insetto responsabile in modo da conoscere subito quale sarà lo sviluppo della puntura.
Api, calabroni e vespe colpiscono in modo più intenso rispetto alle zanzare, tuttavia alcuni tipi di zanzara possono provocare patologie come la febbre gialla. Perciò consigliamo di non sottovalutare mai le punture e monitorarle attentamente per salvaguardare la propria salute.
Anche gli animali possono venire punti e avere brutti effetti collaterali: nel nostro blog abbiamo dedicato un approfondimento ai parassiti pericolosi per gli animali.
Vediamo quali sono le operazioni da compiere in seguito alla puntura di un insetto.
Inoltre, esistono diversi prodotti da nebulizzare e diffondere sulla pelle per allontanare gli insetti e prevenire le punture. Uno dei più famosi è l'Autan, una ricca linea di lozioni per tutte le età.
Se la lesione è piuttosto estesa e dolorosa si può ricorrere ai seguenti rimedi:
Se il dolore si aggrava si può ricorrere ad antidolorifici come ibuprofene e paracetamolo (come la Tachipirina) o corticosteroidi da assumere per via orale, secondo la prescrizione del medico.
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