Cosa NON mangiare
Data la fortissima incidenza del diabete nel mondo occidentale (in special modo Nord America ed Europa) è opinione diffusa che la diffusa cultura della sedentarietà e l'immediata e vasta disponibilità di cibi ad alto contenuto calorico siano due dei fattori di più alto rischio per una diagnosi di diabete.
NON SOLO DIETA - Come sappiamo, il diabete mellito può essere di due tipi: DM1, quello cosiddetto 'giovanile', che è insulino-dipendente, e quello DM2 che invece interessa in genere i pazienti dopo i 40 anni e non necessita di terapia insulinica; tuttavia, in ambo i casi, oltre all'assunzione di farmaci, fondamentale importanza riveste nella terapia sia lo svolgere costantemente esercizio fisico sia il seguire una dieta.
Ma cosa può e cosa non può invece mangiare chi soffre di diabete? Ci sono degli cibi specificamente indicati per chi si trova a vivere questa particolare 'condizione' o, al contrario, degli alimenti tabù e da evitare assolutamente in certi regimi dietetici?
Quali cibi evitare se soffri di diabete
Innanzitutto, proviamo a sfatare un paio di luoghi comuni: un diabetico, fatta eccezione per alcuni cibi o le cosiddette bevande super-alcooliche, può mangiare quasi tutto.
Quali comportamenti alimentari suggeriscono i dietisti a chi soffre di diabete? Indicazioni che valgono per entrambi i tipi di diabete mellito (di tipo 1 e di tipo 2) perchè, in linea generale, si tratta di norme di buon senso applicabili alla dieta di chiunque voglia migliorare il proprio stile di vita o cominciare a perdere peso intraprendendo anche dell'attività fisica.
La prima cosa che andrebbe ridotta è l'assunzione degli zuccheri semplici che, a differenza dei carboidrati complessi (pasta, pane), hanno pure un alto indice glicemico. Uguale attenzione - tanto da limitarne al massimo la presenza nella dieta settimanale - va prestata agli alimenti ricchi di grassi saturi (presenti nei salumi, nella carne rossa, prodotti caseari, ecc.). Da bandire quasi totalmente dalla dieta sono invece le fritture (consentite una volta a settimana), qualsiasi tipo di grasso idrogenato (presenti nel burro, nella margarina) e altri cibi che hanno ricadute negative sul colesterolo.